Prosegue il programma Smart Morning, sessioni veloci di 2h al mattino, tra le 8:30 e le 10:30, tra manager HR, business e digitali che discutono sulla trasformazione digitale dal punto di vista delle persone e delle HR.
Ogni processo di trasformazione inizia con un gesto semplice e, al tempo stesso, complesso: riconoscere. Riconoscere chi ha costruito prima di noi, ciò che ha funzionato e ciò che ha resistito nel tempo, le fondamenta su cui oggi poggiamo, anche se spesso sembrano da superare.
C’è un cervello elettronico, non so dove, che funziona esattamente come il mio cervello”.
La voce è quella di Italo Calvino e l’anno è il 1978. Un’intuizione straordinaria, che oggi ci sembra
scritta apposta per raccontare l’era che stiamo vivendo: quella dell’Intelligenza Artificiale.
Se esiste una polizza contro l’incertezza sul futuro, questa ha un nome ed è: Apprendimento. Strategica, viva, concreta.
Non è un bonus accessorio. È una leva potente per restare rilevanti, innovativi e a prova di cambiamento.
L’Intelligenza Artificiale è entrata nelle organizzazioni. Non come suggestione futuristica, ma come acceleratore reale che sta già trasformando ruoli, processi, relazioni, modelli di business.
Ma se la tecnologia evolve in tempi rapidissimi, le organizzazioni sono pronte a seguirla?