Martedì 30 novembre, presso il Palazzo delle Stelline a Milano, si è tenuta l’ottava edizione dell’evento “Formare e Formarsi” e noi di Smartive non potevamo di certo mancare.
Di che cosa si tratta? Ve lo sveliamo subito!
Ogni rivoluzione tecnologica nasce da una promessa. Internet avrebbe dovuto connetterci; in parte ci è riuscito, in parte no. L’intelligenza artificiale oggi promette di liberarci dal ripetitivo e amplificare le nostre capacità. Ma l’amplificazione, di per sé, non garantisce un progresso: rende semplicemente più evidente ciò che siamo.
L’innovazione non è solo una questione di idee. È una questione di spazio: lo spazio che un’organizzazione sa creare per far emergere il potenziale delle proprie persone.
Nel dibattito internazionale sull’AI applicata alla comunicazione, un concetto sta emergendo con forza: “algorithmic empathy”.
In Smartive partiamo da un’altra prospettiva: la resistenza non è un ostacolo, è un segnale. Un segnale che indica dove serve investire — in dialogo, in senso, in competenze.
Quante volte di questi tempi si iniziano progetti digitali, spesso anche molto impegnativi economicamente, che coinvolgono diverse funzioni aziendali per lungo tempo. Quasi mai in tutti questi casi si considera la variabile culturale, le competenze richieste non solo per implementare il progetto ma anche per gestirlo e renderlo scalabile nell'organizzazione.