LEARN. SHARE. ACT. Le sfide della formazione tra upskilling e reskilling

Secondo il report “Future of Work” pubblicato dal World Economic Forum in occasione dell’ultimo Job Reset Summit, nei prossimi 5 anni il 50% dell’intera popolazione lavorativa dovrà adeguare le proprie skill per tenere il passo in un mercato del lavoro sempre più competitivo. Trasformazione digitale, tecnologie e pandemia costituiscono un mix di cambiamento dirompente a cui le aziende non possono più sottrarsi.

In un momento di incertezza e vulnerabilità la persona resta come unico punto fermo per rigenerare visione e approccio organizzativo intorno cui creare un’esperienza di crescita e riqualificazione. La qualificazione per i ruoli del futuro (upskilling e reskilling) richiederà a ciascuno un investimento medio di tempo in formazione che va da tre settimane a cinque mesi.

Le skill lavorative del futuro

Secondo il World Economic Forum (approfondimento su: https://www.weforum.org/events/the-jobs-reset-summit-2020) 10 saranno le skill più richieste nel 2025 per una piena “employability”:  

  1. Pensiero analitico e innovazione;

  2. Apprendimento attivo,;

  3. Problem solving;

  4. Pensiero critico e analisi;

  5. Creatività, originalità, iniziativa;

  6. Leadership e social influence;

  7. Uso della tecnologia;

  8. Technology design e programmazione ;

  9. Resilienza, tolleranza dello stress e flessibilità;

  10. Ragionamento e ideazione.

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Una dimensione “ibrida”

Cosa possono fare le Aziende per mettere le persone nella condizione di poter affrontare il futuro con tutte le sue sfide, anche a livello organizzativo e di business? Ripensare i programmi di formazione non solo nei contenuti ma anche e soprattutto nella modalità di fruizione.

La pandemia ci ha fatto esplorare una dimensione “ibrida” nei differenti ambiti della nostra vita. Anche sul fronte della formazione dovremo abbracciare sempre di più formule ibride che contemplino una nuova idea di apprendimento pluricentrica. I partecipanti dovranno essere coinvolti attivamente durante la fruizione dei contenuti con modalità negoziali (per allenare la capacità di esplorazione e ragionamento) e cooperative (per fare esercizio di collaborazione e self management).

Approccio LEARN. SHARE. ACT.

Questo approccio – adottato da Smartive con la proposta “LEARN. SHARE. ACT” – permette flessibilità e libertà spazio-temporale, maggiore attenzione ai bisogni formativi individuali, enfasi della dimensione sociale dell’apprendimento e confronto “hands on” sui temi esplorati.

La proposta “LEARN.SHARE.ACT” offre 8 sessioni nelle 4 macro-aree indispensabili per una digital literacy di base: 

  • LA CHIMICA DELLA TRASFORMAZIONE (principi culturali e leadership nell’era digitale)

  • VITA 4.0 (la comunicazione e la collaborazione nei team remoti) 

  • WORK SMART! (lavoro agile, filosofia, gestione dei progetti e OKR) 

  • BIG DATA BANG (data literacy: saper leggere e comprendere i dati)

Case history

La chimica della trasformazione digitale

Uno dei corsi che ha coinvolto molte persone di Siemens Italia negli ultimi anni, per diffondere in tutta l’organizzazione la cultura della trasformazione digitale e far conoscere alcuni casi tipici di innovazione. Attraverso l’analisi dello Smartive Manifesto, una mappa degli 8 principi della cultura digitale che tutte le aziende potrebbero adottare per essere agili e competitive, i partecipanti ai corsi hanno avuto modo di riconoscere, insieme ai trainer, i diversi elementi nelle proprie realtà e nel proprio quotidiano, di condividere le sfide, la complessità della trasformazione digitale e le molte possibilità che si possono realizzare. 

BIG Data Bang

Siemens Italia, inoltre, ha poi focalizzato l’attenzione sull’elemento essenziale della trasformazione digitale: il dato. Generato, gestito e, soprattutto, utilizzato per fornire maggiori servizi e conoscenze, per analizzare, “leggere” e raccontare la realtà con più precisione, il dato è protagonista del corso di data literacy dedicato ai Big Data. Un corso per tutti, disponibile a tutte le persone dell’azienda, per comprendere più a fondo il mondo digitale.  La trasformazione del dato in informazione, l’uso di analytics e le diverse possibilità di visualizzazione sono alla base dei flussi che hanno creato nuove infrastrutture, nuove imprese, nuove politiche e, soprattutto, nuove economie. 

Work Smart!

Volkswagen Financial Services Italia, invece, ha testato il modulo sullo Smart Working, una nuova filosofia manageriale fondata sulla restituzione alle persone di flessibilità e autonomia nella scelta degli spazi, degli orari e degli strumenti da utilizzare, a fronte di una maggiore responsabilizzazione sui risultati. 

Vita 4.0

Con alcuni team di Novartis Italia invece sono stati affrontati i temi della macro-area “comunicazione e collaborazione nei team remoti”, in un percorso di approfondimento degli elementi chiave del digitale, degli strumenti e delle modalità di condivisione e collaborazione nei team distribuiti e in remoto. In un contesto di lavoro agile e di progettualità per obiettvi è centrale l’importanza della comunicazione, come vera e propria assunzione di responsabilità: va oltre le intenzioni di chi comunica. Oltre il singolo evento. Alimentare il senso di squadra significa prima di tutto saper ascoltare e restituire feedback puntuali per scongiurare la disconnessione o il senso di isolamento.





Crediti foto copertina: Elena Koycheva on Unsplash