In un’epoca in cui l’IA accelera ogni processo e moltiplica le risposte, potremmo illuderci che siano proprio le risposte ciò che conta di più.
E invece, nel design del cambiamento, tutto inizia dalle domande.
Le domande giuste abilitano lo sguardo, smontano gli automatismi, generano nuove connessioni.
Non servono per arrivare subito a una soluzione, ma per creare spazio: spazio di riflessione, di confronto, di possibilità.
Come ricorda Vanni Pasca, storico e critico del design, progettare significa costruire relazioni tra persone e contesti. Fare il designer del cambiamento, oggi, significa allenarsi all’ascolto, abitare l’ambiguità, mettere in discussione anche ciò che sembra funzionare, orchestrare competenze e obiettivi diversi.
In Smartive crediamo che il cambiamento non sia un piano da applicare, ma un viaggio da intraprendere.
Un viaggio che richiede apertura, dialogo e la capacità di unire prospettive differenti.
La vera innovazione, anche nell’era dell’IA, non è solo tecnologica ma profondamente culturale: nasce dal modo in cui pensiamo, collaboriamo, decidiamo e convergiamo verso purpose e valori condivisi.
Le domande giuste non offrono scorciatoie: offrono spazio per evolvere.
E in quello spazio, come persone e organizzazioni, possiamo scegliere chi vogliamo diventare.
Se non l’hai ancora fatto e ami esplorare il cambiamento con curiosità e mente aperta, la nostra newsletter THE JOURNEY fa al caso tuo. Sali a bordo e inizia il viaggio con noi! -> https://mailchi.mp/smartive/thejourney
Illustrazione di Nick Öhlo

