DESIGN THINKING E OPEN TRANSFORMATION

Il team Growth di Smartive sa che – in un processo di accreditamento e di vendita – ci sono alcune domande ricorrenti. Presentiamo la metodologia, presentiamo i format, presentiamo il nostro people analitycs e dall’altra parte arriva il momento della fatidica domanda “In concreto cosa succede durante uno sharing group?” oppure “Come facilitate le sessioni di lavoro del bootcamp?”. Con il sorriso di chi è pronto a concorrere ad una puntata speciale di “Chi vuole essere milionario” siamo pronti a premere sul pulsante e scandire la risposta:

“A p p l i c h i a m o  i l  D e s i g n  T h i n k i n g”!

Nulla di originale per chi si occupa di trasformazione e innovazione, per chi supporta le persone a navigare e orientarsi nella complessità del nuovo modo di lavorare, quello su cui impatta in modo crescente il digitale. Ma cosa intendiamo quando parliamo di Design Thinking?

Il Design Thinking è una modalità di approccio alla risoluzione dei problemi e ai progetti in cui si adottano tecniche tipicamente utilizzate dai designer con il fine di creare soluzioni che incontrano i bisogni delle persone. È una metodologia che sfrutta l’esperienza collettiva e stabilisce un linguaggio condiviso con il team di lavoro. Il processo è iterativo e prevede l’alternarsi di fasi di esplorazione - caratterizzate da incertezza, ipotesi di nuovi percorsi e di nuove proposte - a fasi di focalizzazione e chiarezza.

Il team Smartive, nella progettazione e nell’implementazione di percorsi di Culture Transformation, non si focalizza sulla soluzione o sul risultato atteso ma sui bisogni reali delle persone. Abbracciando la metodologia del Design Thinking siamo dunque in grado di analizzare il contesto in tutta la sua complessità e di focalizzare l’attenzione su pensieri, emozioni, vincoli, risorse ed aspettative dei nostri clienti e di tutti coloro che prendono parte alle attività da noi proposte.

 “Trasformare le persone per trasformare le aziende” è davvero possibile?

È molto difficile – se non impossibile – generare un cambiamento significativo nelle aziende se le persone che ne fanno parte non sono coinvolte nella progettazione di percorsi formativi e trasformativi: co-costruzione e collaborazione attiva sono fondamentali per promuovere l’interazione costruttiva e l’apertura alla diversità, con l’obiettivo di rendere l’esperienza accessibile a tutti, stimolare la curiosità e incrementare i livelli di motivazione e di engagement di tutti gli stakeholder.

Inclusività è la parola chiave. La tutela e l’accompagnamento dei processi di scambio e di negoziazione interni al gruppo sono fondamentali per garantire un ambiente di lavoro positivo: occorre valorizzare le differenze e contenere le gerarchizzazioni per permettere a tutti i soggetti coinvolti di perseguire, oltre agli interessi comuni, anche i propri obiettivi.

In Smartive adottiamo il framework dell’Open Transformation, attraverso il quale prepariamo le organizzazioni al cambiamento, creando un ambiente in cui sperimentare e mettersi in gioco in sicurezza con l’obiettivo di promuovere il cambiamento dal basso, dalle persone all’organizzazione.

I pilastri che definiscono il paradigma dell’Open Transformation sono gli stessi che ritroviamo nel Design Thinking, nello specifico:

  • Experience: il cambiamento può essere assimilato e consolidato attraverso l’apprendimento sul campo, il cosiddetto “learning by doing”.

  • Contamination: la condivisione di idee, opinioni ed esperienze tra persone con background differenti facilita l’assunzione di nuovi punti di vista e la ristrutturazione dei propri schemi mentali.

  • Agility: la scelta di proporre dei cicli brevi e reiterativi di attività consente l’alternarsi di momenti differenti tra loro con l’obiettivo di promuovere la creatività, intesa come la capacità di immaginare una realtà diversa rispetto a quella attuale.

  • Tracking: la mappatura delle competenze digitali è il punto di partenza per la Digital Transformation. È essenziale raccogliere dati di qualità e comunicare questi ultimi in modo chiaro, efficace e trasparente.  

L’innovazione, dunque, non coincide necessariamente con il progresso tecnologico ma unisce creatività ed opportunità, creando valore sia per i lavoratori sia per l’azienda: è proprio il valore validato direttamente con il potenziale cliente che può diventare l’elemento chiave per costruire un percorso di trasformazione efficace… ed innovativo.